Santiago con il vento in faccia
Ottobre 2023. Tre anni dopo il Fauniera al Contrario, lo stesso gruppo di amici si è rimesso in cammino per una nuova sfida. Questa volta la strada portava lontano dalle Alpi, lungo gli ottocento chilometri del Cammino di Santiago. Un percorso simbolico, carico di storia e di significati, scelto per trasformare ancora una volta lo sport in un gesto concreto di solidarietà.
Il viaggio e i suoi protagonisti
A partire furono Luca Cucchietti, in handbike, e Claudio Garelli, in sella alla sua gravel, accompagnati dal supporto prezioso di Ronny Butler. L’obiettivo era chiaro: affrontare insieme le difficoltà del Cammino francese, dimostrare che con la determinazione e la forza del gruppo si può arrivare ovunque, e portare un messaggio di speranza e inclusione.
Il cuore dell’impresa era Luca. Nonostante le difficoltà legate alla sua condizione, riuscì a concludere il percorso, diventando esempio vivente della forza che nasce quando non ci si arrende.
L’impegno dietro le quinte
A causa di un infortunio, Davide Rivero non poté partire per Santiago. Ma il suo ruolo fu ugualmente fondamentale: si dedicò con costanza alle pratiche organizzative e burocratiche necessarie a dare forma al progetto, seguendo in particolare la raccolta fondi e l’acquisto della bici inclusiva. È la dimostrazione che ogni impresa, oltre alla fatica sul campo, ha bisogno di un lavoro nascosto ma indispensabile per trasformare le idee in realtà.
Una missione solidale
Il viaggio aveva un obiettivo concreto: raccogliere fondi per acquistare una bici inclusiva modello Veloplus di Aspassobike, pensata per trasportare persone con ridotta o assente capacità motoria e regalare loro la sensazione unica del vento in faccia.
Il progetto fu sostenuto dal Lions Club Busca e Valli, dalla Fondazione CRC, da aziende sponsor e da numerose donazioni private. In pochi mesi si raggiunse la cifra necessaria – circa tredicimila euro – e la bici venne acquistata.
Un dono alla comunità
L’iniziativa ebbe il patrocinio del Comune di Cuneo e si concluse con un gesto di restituzione: la bici fu donata alla comunità. Oggi è gestita da Moeves del gruppo GrandaBus, custodita presso il Movimento di Cuneo, e a disposizione di chiunque voglia far vivere l’esperienza del vento in faccia a persone con disabilità motoria. Non è solo un mezzo tecnico, ma un invito alla libertà, un modo per rendere tangibile l’inclusione attraverso lo sport.
L’eredità del Cammino
Santiago non è stato soltanto un traguardo geografico. È stato un viaggio interiore e collettivo, una conferma che la strada intrapresa nel 2020 con il Fauniera al Contrario non era un episodio isolato, ma l’inizio di qualcosa di più grande. Lì è stata piantata un’altra radice di ciò che oggi è Through Sport: la certezza che lo sport, quando viene condiviso e messo al servizio degli altri, diventa motore di cambiamento.
Un vento che non si ferma
Quel viaggio ha lasciato un’eredità concreta: una bici che oggi appartiene a tutti. Ma ha lasciato anche un messaggio che continua a guidarci. Dare la possibilità a chiunque, indipendentemente dalle proprie condizioni, di sentire il vento in faccia e la gioia del movimento è il nostro modo per raccontare cosa significa davvero inclusione.